Consorzi di Bonifica di Campania, Lazio e Puglia a confronto
Il “Sannio Alifano” e l’ANBI a tutela di acqua e suolo. Gargano: “dobbiamo essere rete”
I Consorzi di Bonifica come unici enti in grado di tutelare acqua e suolo. Questa è una delle importanti certezze, sulle quali lavorare potenziando le ANBI (Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue) regionali, emerse dall'importante tavolo di lavo che lo scorso 16 marzo, presso l'Auditorium dell'isola c3 del centro direzionale di Napoli, ha visto la partecipazione e il confronto tra i vertici nazionali dell'ANBI e i responsabili dei Consorzi di Bonifica di Campania, Puglia e Lazio.
Il Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano, presentato come esempio virtuoso, stando ai dati confortanti su cui si è focalizzata l'attenzione del presidente Alfonso Santagata, "sta portando avanti un ottimo lavoro di squadra, - ha precisato il presidente Santagata - proprio grazie alla sinergia tra tutta la Deputazione Amministrativa, i dirigenti e gli impiegati dell’ente di viale della libertà a Piedimonte Matese”.
L’incontro si è basato sul confronto e sull’operatività presente e futura dei Consorzi invitati a partecipare, per dare risposte ai territori e all’agricoltura su temi quali la difesa del suolo e la disponibilità di acqua irrigua.
Giuseppe De Filippo presidente di ANBI Puglia ha intavolato il bisogno di ritornare a parlare di invasare l’acqua, oltre a esporre la non facile situazione debitoria in cui versa l’ente pugliese. Luciana Selmi, presidente di ANBI Lazio si è focalizzata sul bisogno di riforma e innovazione. Mentre Vito Busillo, presidente ANBI Campania Busillo ha più volte parlato del bisogno di costruire opportunità partendo dalle criticità e evidenziando la difforme situazione della Campania perché ci sono Consorzi commissariati e altri che operano bene.
A fare gli onori di casa il presidente della Commissione Ambiente della Regione Campania Gennaro Oliviero che ha sottolineato quanto il debito di 300milioni di euro di questi Enti siano una palla al piede e da qui la necessità che intervenga lo Stato. “C’è bisogno di rimettere sui binari questi Istituiti. Tutti insieme dobbiamo riproporre allo Stato la possibilità di avere la copertura di un Piano che possa garantire la rifunzionalizzazione dei Consorzi di Bonifica”. Salvatore Loffreda, direttore Coldiretti Campania, ha ribadito la possibilità di intervento legislativo nazionale: “bisogna rimboccarci le maniche e lavorare!”
Durante la presentazione dei dati campani il direttore generale del Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano oltre che direttore ANBI Campania ha esposto la situazione del nostro territorio regionale dalla quale si evince che ci sono 11 Consorzi di Bonifica di cui 5 commissariati; che dal 2000 al 2017 c’è stato un percorso virtuoso ma che c’è bisogno di provvedimenti legislativi per dare una spinta.
Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI: “Con “Le ANBI regionali sono degli strumenti fondamentali. Un’ANBI regionale che funziona è un anello di congiunzione tra l’ANBI nazionale e i singoli Consorzi. Devono funzionare da interfaccia con i contribuenti. Dobbiamo essere rete. Dobbiamo andare a vivere il futuro con strumenti di futuro. Siamo legittimati ad avere finanziamenti che servono a salvaguardare il territorio e dobbiamo superare anche il grande scoglio legato alle competenze”.
Francesco Vincenzi, Presidente ANBI Nazionale: “Abbiamo le competenze per parlare di acqua e suolo. Il percorso dell’ANBI si è voluto adeguare alle esigenze di questo periodo. Adesso c’è bisogno che le ANBI regionali facciano rete perché 1 miliardo di euro di fondi nazionali passeranno attraverso le Regioni”.